“Una singolarità tecnologica è, nella futurologia, un punto congetturato nello sviluppo di una civiltà, in cui il progresso tecnologico accelera oltre la capacità di comprendere e prevedere degli esseri umani. La singolarità può, più specificamente, riferirsi all’avvento di un’intelligenza superiore a quella umana (anche artificiale), e ai progressi tecnologici che, a cascata, si presume seguirebbero da un tale evento, salvo che non intervenga un importante aumento artificiale delle facoltà intellettive di ciascun individuo.” Fonte Wikipedia.
Si sente spesso parlare di intelligenza artificiale, a quanto pare non siamo mai arrivati così vicini al punto di singolarità come nell’ultimo periodo, dove le aziende tech stanno investendo in maniera importante sulla intelligenza artificiale. L’intelligenza artificiale o I.A. detto in parole semplici da un NON-laureato è una sorta di codice o algoritmo in grado di apprendere nozioni da solo, per intenderci e come se un pc capisse come scrivere le mail in base a come voi le scrivete e diventasse autonomo nel farlo, in pratica questo algoritmo è in grado di imparare e memorizzare le nozioni imparate per ripeterle o addirittura migliorarle. Funziona esattamente come il cervello, anzi diciamo che prendendo un computer come esempio la scheda madre funziona come il cervello, mentre l’ algoritmo della IA funziona come la coscienza. Un individuo clinicamente morto ha tutte le funzioni vitali attive ma essendo privo di coscienza non è in grado di comandare in autonomia le funzioni, il pc e l’individuo clinicamente morto, se non muovete mouse e tastiera lui resta lì acceso ad aspettare comandi, con una IA il pc sarebbe in grado di eseguire funzioni in modo autonomo e “coscienzioso”. Se state pensando a un robot ci siete vicini perché di fatto un robot esiste già, basta pensare a un robot che costruisce le macchine in fabbrica, ha una serie di funzioni programmate e le esegue ma se quello stesso robot dovesse eseguire una funzione diversa come ad esempio avvitare 10 viti in più non riuscirebbe, andrebbe riprogrammato. Se quello stesso robot avete applicata una IA sarebbe in grado di riprogrammare i da solo per eseguire la funzione richiesta in quel preciso momento. La differenza sta tutta qui: senza IA il robot è in grado di eseguire un numero finito di funzioni pre-programmate dall’operatore il quale può ad esempio richiamare la funzione 10 ed il robot la eseguirà, mentre se fosse dotato di AI la funzione 10 non solo la eseguirebbe in autonomia ma la eseguirebbe in modo senziente, perché ha imparato che quella cosa in quel momento va fatta così.
Il grosso problema di tutto questo è che quando un robot deve imparare una certa quantità di nozioni, queste informazioni occupano spazio di memoria, i famosi gigabit, che di conseguenza occupano spazio fisico, i famosi server. Per intenderci un robot per immagazzinare le informazioni di un cervello umano medio occuperebbe lo spazio di un container da camion rimorchio, capite benissimo che immaginarci un robot che taglia l’erba con coscienza che si porta in giro un container non è proprio il massimo. Per questo nel 2020 si è iniziato a parlare di 5G, la rivoluzione per la robotica. Una velocità di trasmissione di dati talmente elevata che il famoso container poteva essere da un’altra parte ed il robot riceveva dati da lontano per eseguire comandi senzienti.
Sembra la descrizione di un futuro distopico e irrealizzabile, in parte sono d’accordo perché pensare che ancora ci ammazziamo per un pezzo di terra o lasciamo morire di fame milioni di persone avremmo altre priorità, però devo ammettere che i video che mi capitano sui reel di Instagram ultimamente mi fanno accapponare la pelle.
Essendo come me appassionato di tecnologia e seguendo gli sviluppi di queste cose sembra sempre di più che la l’essere umano sia la versione organica del robot con la IA.
Se noi assembliamo un corpo umano alla frankenstein il corpo funziona ma resta morto in quanto manca la parte che lo “anima” dal punto di vista religioso o che lo rende cosciente dal punto vista scientifico, la famosa scintilla della vita alla quale la scienza non ha ancora saputo dare una spiegazione. Questa scintilla potrebbe proprio essere la IA, come se chi cercava di inventare un robot senziente fosse andato talmente avanti da inventare un sistema organico in modo da autoalimentarsi attraverso cibo e acqua e di auto rigenerare cellule e tessuti e poi lo avesse dotato di IA per renderlo cosciente, quindi raggiungendo un punto di singolarità per il quale poi questo prototipo fosse diventato un essere talmente superiore da farlo diventare il nuovo modello di razza “dominante”. Da qui possono svilupparsi scenari alla terminator al contrario per cui poi il prototipo ha conquistato il mondo e noi in realtà siamo tutti robot organici che hanno eliminato i costruttori e adesso stiamo cercando un nuovo punto di singolarità per rendere ancora più efficiente il sistema di trasporto della coscienza.
Era partito come una sorta di articolo a divulgazione scientifica ed è finito in vacca come teoria complottistica lo so, non voglio sollevare teorie, non sono un complottista e non credo che la terra sia piatta, semplicemente più penso a questa cosa e più faccio fatica a non immaginare un futuro del genere.